Femminile: il Vicenza espugna Acquaviva, i gol di Miotto e Sechi non bastano per la rimonta

È piena di amarezza l’ultima partita prima della sosta. Le Titane cercavano conferme e progressi dopo lo 0-0 di Roma: escono invece sconfitte dallo scontro diretto con il Vicenza, pur andando vicine ad una clamorosa rimonta. Gli infortuni non aiutano i propositi delle Biancoazzurre. Rientrano Tamborini e Magni, ma escono dai radar Bertolotti e Fracas, quest’ultima neppure convocata. Il modulo è sempre il 3-5-2, con Tudisco e Gattuso a centrocampo (per Bertolotti e Miotto), Magni in difesa (per Manzetti) e Tamborini nel tandem d’attacco con Sechi. I primi 20’ sono estremamente bloccati. Tandafir prova a suonare la carica con un tiro da fuori area, non abbastanza angolato per dare pensieri a Limardi. Poi Bellagente sfida un paio di avversarie prima di mettere un cross potenzialmente perfetto per Pozzi, anticipata all’ultimo da Casadei. Le Titane costruiscono la prima occasione al 20’, ed è fin lì quella più importante di tutte: la combinazione fra Cuciniello e Tudisco apre il campo a Tamborini; Sechi gira in semi-rovesciata il traversone della compagna, ma c’è la gran risposta dell’ex Gallesio a mantenere intatto lo 0-0. La risposta del Vicenza è molto più che a tono: diventa addirittura la scena dell’1-0, frutto di una gran conclusione dal limite di Trandafir, che incastona la sfera esattamente all’incrocio dei pali. Le Titane non si riprendono subito e il Vicenza ne approfitta per raddoppiare. Una palla persa a centrocampo dà il via alla discesa in fascia di Bellagente, che slalomeggia fra tre avversarie prima di mettere un cross che Boaretto incorna nella direzione sbagliata; poco male per il Vicenza, perché a rimorchio arriva Ponte che – sfruttando anche una deviazione – riesce ad infilare la palla esattamente all’angolino basso. La San Marino Academy si riversa in avanti alla ricerca almeno della rete che renderebbe più agevole la missione nel secondo tempo. Tamborini spaventa Gallesio con un destro che si abbassa all’improvviso, ma un attimo troppo tardi. Poi il portiere del Vicenza deve volare sul mancino dal limite di Sechi. Si resta sul doppio vantaggio vicentino.

Per questo motivo Giacomo Piva sfrutta l’intervallo per mescolare un po’ le carte. Fuori un difensore per una centrocampista (Daple per Miotto) ed una centrocampista per un’attaccante (Gattuso per Iardino). Si passa al rombo di centrocampo, con Tudisco vertice basso e Tamborini vertice alto, alle spalle della coppia Iardino-Sechi. Le ragazze di casa prendono in mano il pallino, ma mungono poco o nulla dai primi 10’ della ripresa. Il Vicenza resta ordinato, in attesa dell’occasione giusta per ripartire. Occasione che viene costruita da Bellagente: la 10 parte in progressione da centrocampo e semina avversarie in sequenza prima di venire fermata da Casadei. Dopo il contrasto la palla diventa buona per Parodi, che buca Limardi approfittando anche del fatto che la visuale del portiere fosse impallata da Bellagente, astutissima nell’abbassarsi all’ultimo. Qui inizia di fatto un’altra partita. Il Vicenza, forte dei tre gol di vantaggio, si abbassa. Le Titane prendono campo e fanno subito un tentativo con Tudisco, il cui tiro dalla distanza finisce alto. Ma è soprattutto Sechi ad avere sul piede la palla del 3-1: Tamborini le confeziona un assist perfetto e l’ex Bologna, sfuggita al fuorigioco, sciupa il tu per tu con Gallesio stringendo troppo il diagonale. Ma ci sarà poco tempo per rimuginarci su. Sul rinvio successivo, Cuciniello stringe da destra e poi serve la palla a Miotto, che se la aggiusta sul destro e poi la spedisce sul primo palo, laddove l’intervento di Gallesio risulta tardivo. Primo gol in stagione della 44 e speranze della San Marino Academy che tornano ad accendersi. Ancor di più quando Sechi, con una zampata da rapace d’area, anticipa Gallesio sul colpo di testa di Iardino e porta l’Academy sul -1. La stessa Sechi, poco più tardi, non va lontanissima dall’incrocio con la sua girata su corner. Il verdetto resta più in discussione che mai e allora Piva irrobustisce il reparto offensivo con l’ingresso di Terenzi per Giuliani. E proprio la giovanissima nuova entrata, con i suoi tagli, mette più volte alla frusta la difesa del Vicenza, che si salva con chiusure all’ultimo istante oppure farcendo scattare abilmente la trappola del fuorigioco. Ma rischia comunque tantissimo quando, all’87’, Congia lancia in corsia Terenzi e quest’ultima, dopo un gran controllo in corsa, arma il tiro a rimorchio di Tamborini, anticipata all’ultimo secondo da Marchiori. L’azione resta viva e la palla schizza nella zona di Terenzi, che stavolta è in posizione regolarissima e avrebbe tanto specchio da colpire, ma difetta leggermente nel primo controllo, favorendo così l’uscita coraggiosa e puntualissima di Gallesio. È di fatto l’ultima vera palla gol dell’incontro, che si prolunga 5’ oltre il 90’ ma che non riserverà altri scossoni. Seconda vittoria consecutiva per il Vicenza, che si stacca dalla zona retrocessione. Lì invece continuano a ristagnare le Titane, che adesso avranno due settimane per lavorare su ciò che non ha funzionato finora e per pianificare una ripresa dei giochi di segno decisamente differente.


Serie B Femminile 2025-2026, 6. giornata | San Marino Academy – Vicenza WFC 2-3

 

SAN MARINO ACADEMY (3-5-2)

Limardi; Daple (46’ Miotto), Magni (73’ Manzetti), Congia; Cuciniello, Giuliani (85’ Terenzi), Tudisco, Gattuso (46’ Iardino), Casadei; Tamborini, Sechi

A disposizione: Montanari, Giannotti, Lombardi, Bertolotti, Zilli

Allenatore: Giacomo Piva

 

VICENZA WFC (4-4-2)

Gallesio; Pozzi, Missiaggia, Balestro, Trandafir; Boaretto (61’ Marchiori), Arpegaro (67’ Asamoah), Modesti (67’ Boveri), Bellagente; Parodi, Ponte (61’ Tarenzi)

A disposizione: Pazzocco, Tremeschin, Pegoraro, Todesco, Framarin

Allenatore: Fabio Viviani

 

Arbitro: Diego Castelli di Ascoli Piceno

Assistenti: Serafino Marchei di Ascoli Piceno, Lorenzo Longarini di Macerata

Ammoniti: Modesti, Missiaggia, Miotto

Marcatori: 22′ Trandafir, 27′ Ponte, 57’ Parodi, 67’ Miotto, 72’ Sechi


 Ufficio Stampa

 

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