17 Dic Femminile: Montanari saluta dopo quasi otto anni, al suo posto Boaglio
Sette stagioni e mezza: tanto è durato il rapporto tra Francesca Montanari e la San Marino Academy. Un rapporto iniziato nell’estate 2018 e marchiato immediatamente a fuoco grazie alla promozione in Serie B, con l’epico spareggio di Noceto (5 maggio 2019) quale tappa saliente di una stagione condotta dalle Titane sempre da protagoniste. Era in campo sotto il diluvio di Noceto, Montanari, ed era in campo anche per buona parte degli incontri che, l’anno successivo, fecero sì che la San Marino Academy scrivesse un altro incredibile capitolo della propria storia. Fu l’anno del testa a testa con la Lazio, congelato quando il Covid-19 costrinse tutti a fermarsi. Fu anche l’anno del passaggio del turno in Coppa Italia a spese dell’Hellas Verona, impresa cui Montanari prese parte in prima persona, mantenendo il clean sheet contro una formazione all’epoca di categoria superiore. Ma la vera chicca fu un’altra. Dopo la sospensione del campionato, l’algoritmo premiò la San Marino Academy a discapito della Lazio e la Repubblica di San Marino, per la prima volta, si ritrovò parte della cartina geografica della Serie A. Purtroppo Montanari dovete rinunciare prematuramente a quell’avventura, lei che la Serie A l’aveva frequentata prima dell’arrivo a San Marino, in anni in cui il massimo campionato italiano aveva una fisionomia molto diversa rispetto a quella attuale. Se trascorse la stagione 2020-21 ai box fu perché, durante la preparazione estiva, il suo ginocchio la tradì. Lo shock fu grande ma Francesca non si perse d’animo. Si operò e lavorò sodo per tornare.
Lo fece nella stagione successiva, tolta una breve parentesi nella squadra di futsal, che fu comunque coronata da un importante risultato: la promozione in Serie A2. Quanto alla formazione di calcio, l’esperienza in Serie A era durata lo spazio di un’annata sportiva. Le Titane dovettero ripartire dalla Serie B e anche per Francesca quella fu una stagione di ripartenza. Gli inizi non furono semplici ma poi la stagione si concluse con un brillante terzo posto. Nell’economia di quella risalita fu grande il contributo di senatrici come Montanari, che la maglia della San Marino Academy iniziava a sentirla davvero tatuata sulla pelle. E la cosa è divenuta sempre più vera nelle annate successive, durante le quali la squadra ha attraversato momenti difficili ma ha sempre tratto linfa vitale da capitane con e senza fascia come lei. In qualche caso l’ha indossata, la fascia, ma la sua voce in campo e nello spogliatoio si è levata forte e chiara anche quando quel pezzetto di stoffa non campeggiava sul suo braccio. O quando lei non era schierata titolare. Del resto il soprannome “radiolina”, coniato nei primi anni della sua avventura biancoazzurra, non fu scelto per caso. Nella stagione in corso ha totalizzato solo una presenza, in casa con il Frosinone, parando un rigore. Non un inedito nella sua carriera. In quel pomeriggio, con le sue parate, è stata fondamentale per portare a casa quello che ad oggi è l’unico risultato utile ottenuto dalle Titane fra le mura amiche. San Marino è stata per lei una scelta non solo di sport, ma anche di vita. Si è sempre fatta trovare pronta quando è stata chiamata in causa, ma di recente ha ritenuto fosse giunto il momento di cambiare squadra e categoria. Un passaggio sofferto, per lei. Si è accasata al Riccione, con il quale ha già esordito. Serena Boaglio, invece, ha fatto il percorso inverso, ottenendo la primissima convocazione domenica scorsa in casa della capolista Como.
Una volta Titana, per sempre Titana: questa la frase divenuta ormai un motto tra chi frequenta lo spogliatoio della San Marino Academy, e che è riecheggiata nel corso di addii altisonanti come, ad esempio, quello di Yesica Menin. Un motto perfetto per salutare anche un pezzo di storia biancoazzurra come Francesca.
Ufficio Stampa
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