Femminile: seconda “X” consecutiva per le Titane, avanti con Barbieri e raggiunte da Zito

Le Titane riprendono da dove avevano lasciato: pareggio prima della sosta, pareggio dopo la sosta, anche se questo matura in circostanze diverse rispetto a quello ottenuto in rimonta con il Parma. In casa dell’Arezzo mister Ricci conferma il 4-5-1. Prima titolarità dell’anno per Federica Buonamassa, posizionata al fianco di Brambilla. L’altra mezzala è Giuliani, con Bertolotti spostata sulla corsia di destra. Dietro manca Manzetti (solo panchina per lei, non essendo al top della condizione) e allora al centro della difesa c’è Carlini. Sulle fasce, Montalti a destra e Ladu a sinistra. Si parte con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del maltempo e come segno di vicinanza nei confronti della popolazione della Toscana e dei territori duramente colpiti dagli eventi calamitosi delle ultime ore. L’Academy sceglie un approccio pressante, costringendo l’Arezzo a tanti errori tecnici. Ne deriva un primo tempo bloccato, dove si gioca poco anche per il disturbo del forte vento. Nulla da annotare nei primi 20’ a parte un colpo di testa di Bertolotti debole e largo. A metà frazione l’equilibrio viene rotto con la complicità anche della 8 Titana. È lei a mettere il cross in area sul quale si avventa Menin, che anticipa l’uscita di Nardi e di testa appoggia la sfera a Barbieri: pallonetto immediato e gol, nonostante il tentativo disperato di recupero da parte di Zito. La reazione delle Amaranto si sostanzia nel sinistro forte (ma centrale) di Ploner da fuori area e nel colpo di testa di Razzolini su lancio di Zito: in entrambi i casi Siejka blocca con un certo agio. Nel finale di tempo ci vuole però un grande intervento difensivo di Montalti per bloccare il tentativo di battuta a rete di Nocchi, lanciata in campo aperto da Ploner.

L’intervallo restituisce un Arezzo leggermente ridisegnato nel suo schieramento (entrano Tuteri e Paganini, che si posiziona alle spalle delle punte Razzolini e Nocchi, con Ploner retrocessa a centrocampo) ma anche – e soprattutto – più determinato. Dopo neanche 1’ Corazzi mette nel mirino la porta di Siejka con un destro forte dalla media distanza. La palla esce ma il pubblico apprezza. Anche per questo, il forcing amaranto non si placa, anzi cresce. Al 4’ Nocchi si esibisce in una serpentina che la conduce al cospetto di Siejka: provvidenziale il piede di Carlini a levare il pallone dalla disponibilità dell’attaccante di casa. L’Arezzo insorge chiedendo un rigore, ma l’arbitro, ad ampi gesti, fa intendere che si è trattato di un intervento pulito. Ancora proteste delle ragazze di casa quando Gardel spazza a ridosso della linea dopo che Siejka aveva messo i pugni (con l’aiuto della traversa) sul cross infido di Asgeirsdottir mutato dal vento: per l’Arezzo la palla è entrata, per l’arbitro no.

Il signor Amadei prenderà però la decisione opposta quando Siejka non riuscirà a trattenere il tiro di Zito, scoccato dal cuore dell’area dopo il bel lavoro di Razzolini. Qui è gol e così l’Arezzo può festeggiare il ritrovato equilibrio, mentre l’autrice della rete, da fresca ex, sceglie di non esultare. Poco prima Nocchi aveva provato a pungere con un tiro centrale e debole. Dopo l’1-1, la numero 25 sceglie la via dell’assist: Razzolini prova la deviazione di tacco, senza però dare mordente alla propria conclusione. La San Marino Academy impiega un po’ ad uscire dalla pressione amaranto. Quando lo fa, va vicinissima al nuovo vantaggio con Barbieri, che sceglie la soluzione acrobatica sul cross di Bertolotti: il mancino volante della 45 muove la rete, ma dall’esterno. L’Arezzo risponde con il destro a giro di Paganini dopo un batti e ribatti all’ingresso dell’area di rigore: palla che sibila a fil di palo. Le toscane tornano pericolosissime a cavallo dell’85’: prima ci vuole un altro prodigioso recupero di Carlini (con rischio rigore annesso, ma evitato) per fermare Diaz Ferrer a tu per tu con Siejka; nel secondo è lo stesso portiere dell’Academy a tenere intatto il risultato quando Paganini, dopo un bel triangolo con Fortunati, si presenta al suo cospetto. La 7 prova a piazzare ma il piede della polacca dice no. L’Academy passa al tridente classico con le nuove entrate, Tamburini e Pirini, ai lati di Barbieri. Poco dopo la paratona di Siejka, Tamburini si rende protagonista di un break che la porta a fare il vuoto sulla fascia destra, prima di apparecchiare centralmente per Bertolotti, che a sua volta trasmette a Pirini: il tiro della classe 2004 supera la guardia di Nardi ma non quella di Zito, che intercetta prima che la palla varchi la linea. Pochi secondi dopo Paganini eccede nelle proteste e si guadagna un rosso diretto. L’Academy allora prova a vincerla. L’Arezzo, da canto suo, non rinuncia a contrattaccare. La diretta conseguenza di tutto ciò è un finale di gara in cui le squadre si spaccano in due tronconi. Ploner fa un tentativo per l’Arezzo, calciando forte ma alto dalla media distanza. L’Academy avvicina il 2-1 con la solita Barbieri, che si libera di Tuteri in area e con il destro calcia sul primo palo, là dove però c’è Nardi. Finisce con un pari che permette alle Titane si staccare la Res Roma, di restare agganciate al Bologna e di tenere a distanza proprio l’Arezzo.

 


Serie B femminile, 6° giornata |  ACF Arezzo – San Marino Academy 1-1

 

ACF AREZZO [3-4-3]

Nardi; Tonelli (dal 46’ Paganini), Zito, Blasoni (dall’81’ Fortunati); Asgeirsdottir, Corazzi (dal 67’ Taleb), Licco (dal 46’ Tuteri), Lorieri; Ploner, Nocchi, Razzolini (dal 77’ Diaz Ferrer)

A disposizione: Holzer, Imprezzabile, Gnisci, Costantino

Allenatore: Mike Eracleous

 

SAN MARINO ACADEMY [4-5-1]

Siejka; Montalti, Gardel (dal 77’ Manzetti), Carlini, Ladu; Bertolotti, Giuliani, Brambilla, Buonamassa (dal 69’ Tamburini), Menin (dal 59’ Pirini); Barbieri

A disposizione: Limardi, Modesti, Bonnín, Mariotti, Puglisi, Prinzivalli

Allenatore: Massimo Ricci

 

Arbitro: Alessio Amadei di Terni

Assistenti: Federico Giovanardi e Alessio Proietti di Terni

Ammoniti: Licco, Menin, Bertolotti

Espulsi: Paganini (rosso diretto)

Marcatori: 23’ Barbieri, 62’ Zito


Ufficio Stampa

 

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