Futsal femminile, una stagione dura ma felice: le considerazioni di mister Pini

Roberto Pini non è una persona che si lascia andare a facili entusiasmi. Al contrario, il suo modo di concepire il futsal lo porta ad essere sempre molto critico, ad iniziare naturalmente da sé stesso: non per un fatto di pessimismo, ma per una ricerca costante del miglioramento e della crescita. Da qualche giorno a questa parte, però, è più rilassato. Il pareggio nel derby con la Virtus Romagna, domenica scorsa, è valso alla San Marino Academy la salvezza diretta in Serie A2, evitando le pericolosissime sabbie mobili del play-out. E così il mister si è potuto godere finalmente il risultato di una stagione assieme alle sue ragazze. “Abbiamo raggiunto un grande traguardo. – ammette il tecnico ex Futsal Cesena – Non era scontato per nulla: le cose non si erano messe benissimo dopo la sconfitta con il Top Five: lì abbiamo perso qualcosa anche in termini di certezze.  Ci siamo giocati un paio di match poi, ma poi siamo stati bravi a fare nostra la gara con il Cus Cagliari, che ci ha dato respiro. Ora possiamo guardarci indietro e dire che siamo felici del percorso fatto, in particolare dei risultati positivi conseguiti a cavallo fra 2021 e 2022: quelli ci hanno permesso di arrivare al rush finale in una posizione di classifica tutto sommato buona e di giocarci gli scontri decisivi in casa, nel nostro fortino, dove abbiamo ottenuto la stragrande maggioranza dei punti stagionali.”

Per la San Marino Academy – e per tante ragazze della rosa – era la primissima avventura in Serie A2. Per mister Pini, la prima stagione alla guida della formazione biancoazzurra. L’obiettivo estivo era quello di raggiungere la salvezza, anche se ad un certo punto – esattamente tra il 12 dicembre e il 20 febbraio, il periodo dei 9 risultati utili consecutivi – sembrava potersi profilare persino qualcosa di più. “Siamo stati falcidiati dagli infortuni, alcuni anche gravi – ricorda Pini – Lucia Cappelli, ad esempio, ne ha avuti due in serie ad inizio campionato, il secondo dei quali le ha fatto saltare praticamente l’intera stagione. Ma potrei fare mille altri esempi. Ad organico completo, considerata anche la condotta stagionale delle altre squadre, credo che avessimo le possibilità per puntare a un quinto posto, e quindi ai play-off. Ma sono capitate tante cose e credo che alla fine possiamo essere felicissimi per aver centrato la salvezza, che era il nostro obiettivo ai nastri di partenza. Se devo essere puntiglioso, credo che avremmo dovuto centrare una salvezza tranquilla invece che una salvezza all’ultima giornata. Ma, tutto sommato, va bene così.” Ci sono anche risultati che vanno oltre il punteggio su un tabellone o un posizionamento in classifica: risultati che un tecnico tiene particolarmente in considerazione: “Credo che le ragazze abbiano fatto un percorso di crescita e di questo sono orgoglioso. Parlo di una crescita d’insieme. Il girone di ritorno è stato migliore rispetto a quello di andata. Se ci è mancato qualcosa, ma ciò forse è figlio della poca esperienza a questi livelli, è stato il fatto di giocare un po’ tutte le gare allo stesso modo. Mi spiego: a volte certi confronti richiedono un approccio più determinato rispetto ad altri, mentre noi tendevamo un po’ ad uniformare tutti quanti gli approcci. Questo ha anche dei lati positivi, nel senso che le ragazze hanno giocato a viso aperto anche con il VIP Tombolo, ben sapendo quale forza abbia questa squadra, che non a caso ha vinto il girone con tante giornate di anticipo. E poi sono contento dell’applicazione che tante volte le mie giocatrici hanno dimostrato: ad esempio nell’ultima trasferta in Sardegna, contro il Santu Predu, abbiamo giocato in maniera attenta e concentrata nonostante i pochi allenamenti alle spalle, peraltro a ranghi ridotti. Abbiamo perso per una disattenzione, ma ho visto le ragazze concentrate sulle richieste che avevo loro fatto. All’andata era stata una gara completamente diversa, anche se l’avevamo vinta.”

Il campo Don Pippo è stato uno dei fattori chiave della salvezza. Ad iniziare dalla storica vittoria d’esordio con il Città di Thiene. “Con il mio staff abbiamo lavorato molto sulla pressione. – fa sapere il mister – L’idea era quella di sfruttare le peculiarità del nostro campo di casa per non far giocare le avversarie. È stata la mossa vincente: è lì che abbiamo costruito i risultati più importanti ed è lì che abbiamo costruito le nostre più solide certezze. Soprattutto nel periodo dei nove risultati utili consecutivi la squadra mostrava di aver assimilato perfettamente i nostri concetti e mi ero convinto che non avremmo sbagliato più nulla. Poi c’è stato qualche passo indietro che mi ha un po’ sorpreso. Non tanto nel gioco, quanto nella stima che le ragazze avevano di sé stesse. È un fattore importante: a me danno del pessimista, a volte, ma la verità è che ho la più totale fiducia nelle mie giocatrici e credo tantissimo nel lavoro che facciamo. L’aspetto mentale è fondamentale e in quel momento della stagione stavamo soffrendo sotto quell’aspetto. Poi però ci siamo ripresi e ci siamo salvati, grazie anche ad un sistema di gioco che non abbiamo mai abbandonato e che è stato forse il nostro punto di forza, rispetto magari a squadre avversarie che puntano più sulle qualità individuali.”

Nelle considerazioni conclusive di un’intera stagione, impossibile non citare anche lo staff, ovvero la squadra che sta dietro la squadra. Così Roberto Pini: “Ringrazio la società per avermi lasciato ampie libertà nella scelta dello staff. Angelo Novelli e Valentina Piscaglia sono stati eccezionali nel darmi tutti gli strumenti e tutte le possibilità per costruire una squadra vincente. Nicholas Moreno, Andrea Lani ed Elisa Zavatta eran già presenti, così come Manuel Gabrielli, che conosco da tempo e che reputo una figura importantissima. Quest’anno lo ha dimostrato ancora di più. E poi voglio menzionare Daniel Bondavalli e Davide Ghiotti: quest’ultimo voleva aiutarmi ma aveva problemi di orari. Così gli ho chiesto di occuparsi della match analysis e ha fatto un lavoro straordinario. Le riunioni video del martedì ci hanno fornito una grande quantità di informazioni e di spunti per preparare al meglio le partite e per studiare i nostri avversari. C’è stato un grande lavoro di squadra alle spalle della squadra stessa, e voglio ringraziare tutti, nessuno escluso, per il preziosissimo contributo fornito in questi mesi.”


Ufficio Stampa

 

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