Futsal: Marianna Pepe completa il reparto portieri per l’A2

Un nuovo portiere per la San Marino Academy, che tra poco più di un mese esordierà nel secondo campionato di A2 femminile di futsal della propria storia. Marianna Pepe, classe ’95, approda in bianco-azzurro dopo quattro anni alla Polisportiva 1980: “Ho iniziato a giocare a futsal a 16 anni in Puglia, la mia terra d’origine. Le prime stagioni le ho fatte come giocatrice di movimento, poi un po’ per scherzo mi sono ritrovata in porta e da quel momento è sbocciato l’amore per il ruolo. Non essendoci al tempo preparatori specifici nelle squadre femminili, grazie anche a mio padre, ho iniziato ad allenarmi con delle formazioni maschili. Lì ho conosciuto Mimmo di Bari, che mi ha trasmesso la passione per il ruolo del portiere: se ho continuato ed insistito, anche dopo il mio trasferimento in Emilia-Romagna per motivi di lavoro, è in gran parte merito suo. È stata una figura indispensabile per la mia crescita. Arrivo alla San Marino Academy dopo quattro anni alla Polisportiva 1980, che resta un’esperienza unica. Mi sono però accorta che faticavo a raggiungere traguardi personali ed ho avvertito la necessità di trovare una nuova strada, mettermi in gioco in un nuovo gruppo e confrontarmi con metodi di allenamenti alternativi. Il futuro ci dirà se sia stata la scelta ideale, al momento considero l’Academy la scelta migliore e la destinazione che stavo cercando. Non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione”.

©SMAcademy | Marianna Pepe approda in bianco-azzurro dopo quattro anni alla Polisportiva 1980

Alle spalle un anno complicato, per via di qualche infortunio di troppo: “La stagione scorsa non sono riuscita a trovare continuità per vari incidenti di percorso ed è quello a cui punto in questa. Può sembrare banale, ma il mio obiettivo personale è quello di lavorare: il mio focus principale è quello di riprendere da dove ho lasciato, arrivare al termine dell’annata e registrare un miglioramento tangibile, nonché – se chiamata in causa – essere d’aiuto alla squadra in ogni modo”. Avviare insomma quel circolo virtuoso tra lavoro e miglioramenti, che sono il carburante universale per ogni atleta: “Quando si inizia a raccogliere i frutti degli allenamenti, qualsiasi giocatore si sente gratificato e spronato a metterci ancora più convinzione e concentrazione” – assicura Pepe. “Ho conosciuto mister Gabrielli e mi ha favorevolmente colpito: mi ha trasmesso entusiasmo e voglia di lavorare. Viste le premesse, credo mi troverà piuttosto bene”.

Nello spogliatoio dell’Academy troverà più di un volto noto: “Conosco Serena Comandini per aver condiviso la Rappresentativa Regionale, ma anche Ilaria Giorgi per aver sostenuto qualche camp estio per portieri insieme. Ma anche Lanzarotti, Mordenti e Taioli. In generale, da queste stagioni in cui ci siamo affrontate da avversarie, ho notato nella San Marino Academy un gruppo coeso, agguerrito e motivato: non mancherà la voglia di inseguire risultati importanti in una stagione che, sinceramente, mi aspetto positiva. Il club – prosegue Pepe – ha messo un punto dopo la salvezza ottenuta lo scorso anno. L’obiettivo di mantenere la categoria è ovviamente il primo a cui ambire, ma intendiamo anche capitalizzare l’esperienza e la consapevolezza che molte ragazze hanno maturato lo scorso anno”.

In arrivo, un campionato lungo e impegnativo: “Per me sarà il terzo campionato di A2 ed ogni volta è sempre più complicato. Ci sono alcune squadre nuove, altre invece già le conosciamo – il Pero, ad esempio, che l’anno scorso ha fatto molto bene. A determinare l’andamento della nostra stagione sarà la capacità di mantenere sempre il ritmo alto: in passato le principali difficoltà affioravano nei lunghi e ripetuti periodi di sosta, e nelle recenti stagioni ce ne sono stati più d’uno. Paradossalmente quelle settimane senza partite possono risultare i momenti chiave della stagione, perché il rischio di allentare la concentrazione e l’intensità è concreto senza l’obiettivo imminente di una partita. Il segreto – confida Pepe – sta nella capacità di gruppo e staff di fare quadrato e mantenere alta la soglia dell’attenzione. Ci aspettano trasferte impegnative e lunghe, come quelle in Sardegna: saper preparare anche mentalmente quei tipi di impegni sarà fondamentale”.


Ufficio Stampa

 

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