Una sammarinese per l’Academy: Margherita Berardi approda al futsal

Comprensibilmente emozionata per la nuova avventura alle porte, Margherita Berardi – ventiduenne sammarinese con un passato nel calcio – è pronta a riprendere da dove aveva lasciato: “Ho sempre avuto una fortissima passione per il calcio, fin da quando ero bambina. Ho iniziato a circa 11 anni, purtroppo solo per un paio di stagioni; ho infatti dovuto lasciare per altre attività che al tempo ho reputato prioritarie: la scuola in primis, ma anche le lezioni di sassofono. Mi sono trovata a prendere una decisione della quale, oggi, posso dire di essermi pentita” – afferma sorridendo. “A giugno sono andata allo stadio per l’ultima partita della San Marino Academy in Serie B Femminile ed ho incontrato Valeria Canini, oggi consigliere della FSGC ed al tempo mia allenatrice di calcio. Parlando del più e del meno le ho confidato che mi sono pentita fin da subito della decisione di lasciare. Penso che potrei dare ancora tanto. Siamo poi venute in argomento futsal e mi ha suggerito di provare a rimettermi in gioco con la San Marino Academy: questo più di altro mi ha convinto e nel giro di un paio di settimane ho maturato l’idea di volere riprovarci”.

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Non fa mistero di quanto tenga allo sport e sia motivata dall’imminente inizio nel futsal, Berardi: “Avevo iniziato a giocare a calcio con mia cugina Eleonora Cecchini, che poi ha continuato nel suo stupendo percorso, mentre io ho smesso. Ma il pallino, in testa, mi è sempre rimasto. Avverto la necessità di tenere un pallone tra i piedi e giocare. Per spiegarmi meglio – prosegue –, dai 15 ai 18 anni non ho fatto attività fisica, poi con l’imposizione della quarantena per via della pandemia, qualcosa è scattato. Ho ripreso a mettermi in forma con esercizi a casa e tapis roulant all’impazzata, poi non mi sono più fermata. Mi considero da sempre una persona con attitudine sportiva, nonostante sia stata ferma per un periodo. Ora voglio riprendermi quello che ho perso in quegli anni e voglio farlo attraverso questa nuova avventura nel futsal, dal momento che ho avuto questa possibilità”.

Cosa attendersi dalla nuova esperienza? “Sono molto curiosa. Del resto, sono consapevole che futsal e calcio siano due discipline diverse, non solo per strumenti e superficie, ma credo proprio mi piacerà. Nonostante non sia la stessa cosa, mi sono sempre divertita nel giocare a calcetto con gli amici o durante le ore di eduzione fisica a scuola. Certo, qui faremo sul serio e a livello agonistico, con una preparazione specifica e concetti tattici ben definiti e da assimilare, ma la cosa non mi spaventa: ho sensazioni piuttosto positive. Non posso chiaramente essere al livello delle mie compagne che da anni giocano, ciononostante ho una gran voglia di fare che mi spingerà a dare tutto me stessa per mettermi in gioco, aiutare compagne e mister, e crescere individualmente all’interno di un gruppo. Forse è questo quello che più mi manca: voglio cercare un riscatto per me stessa e fare parte di una squadra. Adoro stare in gruppo e questo, più di altro, è ciò che mi dà la carica”.

Una straordinaria motivazione al servizio della squadra: “Sono una persona estremamente tranquilla e accomodante, piuttosto sensibile. Una sensibilità che non deve essere considerata una debolezza, tutt’altro: è quello che ti permette di fare uno sforzo in più per aiutare una compagna in difficoltà e trarre forza dall’unità del gruppo. Penso e spero di riuscire a portare la mia voglia di fare, ma anche di aiutare. Comprensibilmente nei primi tempi metterò raramente piede in campo, del resto inizio da zero in questa stagione, ma a me sta benissimo: voglio crescere progressivamente e giocarmi le mie carte”. In termini meramente tecnici e tattici, come si colloca Margherita Berardi? “Quando giocavo a calcio venivo schierata al centro del campo, con compiti sia difensivi che offensivi. Io personalmente mi vedo con una maggior propensione all’attacco, detto che il futsal ha caratteristiche proprie e tutti i ruoli prevedono tantissima dinamicità sulle due metà del campo. Insieme al mister cercheremo di capire il collocamento migliore per me e le mie qualità”.

Un’impressione decisamente positiva, quella di mister Manuel Gabrielli: “Ci siamo sentiti più volte e abbiamo parlato delle mie aspettative e motivazioni. Ho cercato di trasmettergli la mia voglia e abbiamo già iniziato a condividere alcune dinamiche di gioco, anche attraverso video molto utili”. Inoltre, il plus di una sammarinese all’interno della San Marino Academy: “Sono molto contenta di questo, la società non ha mai nascosto la volontà di coinvolgere quante più giocatrici sammarinesi possibili. Portare buona parte delle sessioni di allenamento negli impianti di San Marino, da questo punto di vista, è stato un segnale coerente e che mi ha fatto capire che era il momento giusto per rimettermi in pista”.


Ufficio Stampa

 

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